Ripartono le iscrizioni per il Circolo della sicurezza, il percorso di otto incontri per genitori di bambini da 0 a 6 anni per costruire relazioni sicure.
L'attaccamento è qualcosa di innato, che non sempre siamo portati a vedere e che riguarda il profondo legame che i bambini instaurano con i genitori che garantisce loro la sopravvivenza: non solo la sopravvivenza fisica, ma anche e soprattutto quella emotiva.
Grazie al circolo della sicurezza possiamo dapprima vedere il cerchio che il bambino compie seguendo il suo bisogno di esplorazione che lo porta lontano e quello di vicinanza che lo spinge a tornare per fare rifornimento emotivo, poi possiamo rispondere ai suoi bisogni specifici quando sono attive queste due istanze.
Quando il genitore riesce a rispondere (per la maggior parte delle volte) ai bisogni del bambino instaura con lui un attaccamento sicuro. I bambini con attaccamento sicuro hanno una buona autostima, hanno relazioni sociali soddisfacenti, sanno gestire meglio le emozioni, sanno chiedere aiuto quando hanno bisogno, fare da soli quando possono e si fidano degli altri. Queste caratteristiche sono stabili e durature e hanno un impatto importante in tutte le fasi del ciclo di vita, non solo nell'infanzia.
Cos'ha di innovativo il modello del Circolo della sicurezza?
Il circolo dapprima aiuta a visualizzare i bisogni del bambino attraverso una mappa che rappresenta i bisogni d'attaccamento, successivamente induce alla riflessione sulla relazione e sulle emozioni che i bisogni d'attaccamento possono indurre nei genitori.
Il tutto è reso semplice e fruibile dall'ausilio di filmati e grafiche che mostrano vere interazioni genitori-figli.
Spesso il nostro linguaggio e la nostra modalità usuale di guardare a ciò che accade ci spinge a vedere il bambino, le sue caratteristiche (presunte innate o meno) e non la relazione. Il circolo aiuta a cambiare punto di vista, fornisce una nuova prospettiva, spinge a vedere ciò che "è ben visibile, sebbene nascosto alla vista comune"(Cit. filmato COS-p DVD)
La parola chiave del percorso è EMOZIONI, una buona parte del percorso sarà dedicata alla gestione delle emozioni. Risponderemo alla domanda che riguarda come i bambini imparino a gestirle e si acquisiranno nuove consapevolezze circa i propri vissuti. In questo modo apriremo nuove prospettive circa il modo di guardare al comportamento difficile dei bambini. Lo scopo del Circle non è fermare il comportamento disturbante, ma comprendere il bisogno emotivo che sta dietro al comportamento nella convinzione che anche per il bambino sia molto difficile essere difficile.
Informazioni ulteriori sul percorso in partenza al 3406926564, oppure ritaferrari258@gmail.com
Grazie al circolo della sicurezza possiamo dapprima vedere il cerchio che il bambino compie seguendo il suo bisogno di esplorazione che lo porta lontano e quello di vicinanza che lo spinge a tornare per fare rifornimento emotivo, poi possiamo rispondere ai suoi bisogni specifici quando sono attive queste due istanze.
Quando il genitore riesce a rispondere (per la maggior parte delle volte) ai bisogni del bambino instaura con lui un attaccamento sicuro. I bambini con attaccamento sicuro hanno una buona autostima, hanno relazioni sociali soddisfacenti, sanno gestire meglio le emozioni, sanno chiedere aiuto quando hanno bisogno, fare da soli quando possono e si fidano degli altri. Queste caratteristiche sono stabili e durature e hanno un impatto importante in tutte le fasi del ciclo di vita, non solo nell'infanzia.
Cos'ha di innovativo il modello del Circolo della sicurezza?
Il circolo dapprima aiuta a visualizzare i bisogni del bambino attraverso una mappa che rappresenta i bisogni d'attaccamento, successivamente induce alla riflessione sulla relazione e sulle emozioni che i bisogni d'attaccamento possono indurre nei genitori.
Il tutto è reso semplice e fruibile dall'ausilio di filmati e grafiche che mostrano vere interazioni genitori-figli.
Spesso il nostro linguaggio e la nostra modalità usuale di guardare a ciò che accade ci spinge a vedere il bambino, le sue caratteristiche (presunte innate o meno) e non la relazione. Il circolo aiuta a cambiare punto di vista, fornisce una nuova prospettiva, spinge a vedere ciò che "è ben visibile, sebbene nascosto alla vista comune"(Cit. filmato COS-p DVD)
La parola chiave del percorso è EMOZIONI, una buona parte del percorso sarà dedicata alla gestione delle emozioni. Risponderemo alla domanda che riguarda come i bambini imparino a gestirle e si acquisiranno nuove consapevolezze circa i propri vissuti. In questo modo apriremo nuove prospettive circa il modo di guardare al comportamento difficile dei bambini. Lo scopo del Circle non è fermare il comportamento disturbante, ma comprendere il bisogno emotivo che sta dietro al comportamento nella convinzione che anche per il bambino sia molto difficile essere difficile.
Informazioni ulteriori sul percorso in partenza al 3406926564, oppure ritaferrari258@gmail.com
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